LARIA
S.p.A. produce piastrelle in klinker trafilato
per pavimenti e rivestimenti.
La società èstata fondata nel 1961 dall’Arch.
Luigi Mosso, esperto conoscitore di tecnologie
ed applicazioni ceramiche e, per tradizione familiare,
appassionato all’evoluzione del settore laterizi.
Grazie alla lunga esperienza e alla continua spinta
imprenditoriale del fondatore e dei suoi figli,
LARIA ha perfezionato,
sviluppandoli, impianti e tipi di prodotto. I
nuclei produttivi sono a Santena (TO), dove ha
sede anche la direzione amministrativa, e a Castello
di Annone; quest’ultima realtà é stata creata
nel 1983, con soluzioni tanto innovative da porla,
ancora oggi tra le più moderne del suo genere.
Attualmente la produzione complessiva, articolata
su centinaia di diverse tipologie, è di 1.500.000
mq./anno e sempre più numerosi sono i campi d’applicazione
del materiale prodotto, eccezionale per qualità
e prestazioni. LARIA
e KLINKER trafilato
sono, dunque, un binomio inscindibile, assolutamente
protagonista e pronto ad affrontare le prossime
sfide sul mercato europeo e internazionale.
Inoltre, nel 1999, LARIA S.p.A. ha ottenuto la
certificazione di sistema di qualità aziendale,
secondo la norma di riferimento UNI EN ISO 9002.
Dal 1961 LARIA
poduce piastrelle i Klinker ceramico, materiale
eccezionale per doti di resistenza chimico-fisica,
per
pavimenti o rivestimeti esterni, ambienti civili
o industriali, per arredo urbano, piscine o applicazioni
speciali su misura.
CHE COS'E' IL KLINKER
Il klinker trafilato è il prodotto ceramico che
meglio rappresenta il punto d’incontro tra il
laterizio di qualità e la porcellana. Le sue caratteristiche
più importanti sono l’alta densità, owero peso
per unità di volume e la durezza; resiste all’abrasione,
agli urti, agli agenti atmosferici, assorbe poco
ed è inattacabile dagli acidi, dal gelo e dal
fuoco.
Il klinker trafilato è nato nel Nord-Europa,
dalla tradizione costruttiva anglossassone, legata
all’uso del laterizio di alta qualità, e, grazie
all’abbondanza di ottima argilla e combustibile
fossile, si è sviluppato soprattutto in Germania
dove è stato largamente impiegato nella sua forma
più originale, il listello da rivestimento esterno.
Sull’onda del movimento razionalista tedesco,
questo elemento da costruzione è andato diffondendosi
anche nell’italia del Nord, comparendo in alcuni
progetti importanti; poi, dall’incontro della
tecnologia tedesca con la cultura latina, il klinker
ceramico si trasforma e diventa più versatile
e vario. Negli ultimi 30 anni il campo d’applicazione
si è dilatato, estendendosi anche alle pavimentazioni;
la gamma di formati è divenuta vastissima e i
colori, lievemente sfumati, si sono arricchiti
di tonalità calde e naturali. Il klinker ceramico
è ora il prodotto che meglio si adatta a qualunque
ambiente interno o esterno.
LA PRODUZIONE
Il klinker ceramico Laria è ottenuto da un impasto
plastico fine ed omogeneo, composto da pregiate
argille caoliniche refrattarie, ricche di allumina
e quarzo, con aggiunta di additivi minerali e
ossidi metallici. La formatura delle piastrelle
avviene per estrusione ad umido e sotto vuoto.
Questo metodo, che assicura una perfetta omogeneità
della massa, è l'unico che permetta di realizzare
sul retro della piastrella l'incastro a coda di
rondine, indispensabile per garantire un'assoluta
aderenza alla malta del sottofondo. La metodologia
applicata nel ciclo produttivo è simile, concettualmente,
a quella usata per la produzione dei laterizi:
infatti, nel corso di tutto il ciclo di lavorazione,
le piastrelle sono accoppiate ed unite, simili,
per forma, ad un mattone. Solo all'atto della
confezione le piastrelle sono divire ed imballate,
prendendo da questo processo il nome di piastrelle
a spacco o spaccatelle.
Dopo l'estrusione, tagliate nella giusta misura
ed ancora umide, le piastrelle entrano nell'essiccatoio
(un tunnel a più canali ed alimentato ad aria
calda), dove, molto lentamente, perdono l'acqua
dell'impasto. All'uscita, sempre automaticamente,
il materiale è trattato secondo il tipo di finitura
superficiale voluta: naturale, sfumata, o smaltata.
La cottura a ciclo lento, che prevede da tre a
cinque giorni, si effettua in forni a tunnel a
fiamma diretta con temperature superiori ai 1200°.
La fine del ciclo è l'imballaggio, quando la piastrella
è divisa, scelta e inscatolata. Robot pallettizzatori
compongono le pedane ed il materiale viene smistato,
secondo la classe e il tipo, verso il magazzino
dove è pronto per la consegna. La lunga permanenza
nel fuoco garantisce una perfetta sinterizzazione
del materiale, conferendo al prodotto elevate
caratteristiche fisicochimiche::
- alto peso specifico (2,1-2,3 g/cm³);
- minimo assorbimento d'acqua (porosità), inferire
al 2% in peso ed inferiore allo 0,5% per i tipi
industriali;
- elevata resistenza alla flessione (oltre 300
kg/cm²);
- elevata resistenza all'usura (durezza della
superficie da 6° a 8° della scala MOHS);
- assoluta garanzia di resistenza al gelo, agli
sbalzi termici, agli acidi e alle basi
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monografica
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